Città, Spagna

Itinerario di 4 giorni a Valencia

“La única regla para viajar es:
no vuelvas como te fuiste.
Vuelve diferente”

Valencia è la terza città della Spagna, dopo Madrid e Barcellona. Negli ultimi anni ha avuto un forte sviluppo turistico, che ha influenzato molto anche l’architettura della città. La modernità della città si può notare dalla Città delle Arti e della Scienza, progettata dall’architetto di fama internazionale Santiago Calatrava, originario di Valencia.
Inoltre Valencia è la città natale della paella, il piatto tipico spagnolo per eccellenza.

Il mio viaggio è avvenuto ad APRILE 2018, una stagione perfetta per visitare questa città sul mare, dove già ad aprile si inizia a respirare un po’ d’estate, se si è fortunati. Amo la Spagna e, se coniugata con il mare, diventa un’accoppiata perfetta!

MUOVERSI CON I MEZZI A VALENCIA 🚊 
Nonostante Valencia sia una città a misura d’uomo, visitabile per la maggior parte a piedi, gode di una rete di trasporti davvero ben fornita: 5 linee della metropolitana, 4 di tram, 60 linee di autobus e 6 linee di treni locali.

 Abbonamenti
Per visitare Valencia per un breve periodo può essere utile prendere in considerazione l’opzione di acquistare un abbonamento per mezzi e attrazioni per risparmiare qualcosa.

Valencia Tourist Card
Si tratta dell’abbonamento più gettonato della città. Per tutta la sua durata (24h, 48h e 72h) permetterà di usufruire di trasporti illimitati (autobus, tram e metro A,B,C,D), ingressi gratuiti in molti musei e sconti in alcune attrazioni. Oltre i trasporti urbani, comprende anche il transfer da e per l’aeroporto (che da solo costerebbe intorno ai 5€ a tratta).
La Valencia Tourist Card non comprende tuttavia l’ingresso ad alcune attrazioni principali come la Ciutat de les Arts i les Ciències, se non uno sconto del 15% per l’Hemisfèric e l’Oceanogràfic.
E’ l’abbonamento perfetto per chi deve visitare la città per la prima volta ed è appassionato di musei e per una vacanza di durata media.

Valencia Digital Pass
Nel Valencia Digital Pass non sono inclusi i mezzi di trasporto, ma comprende il bus turistico hop-on hop-off per 24 ore, valida alternativa ai mezzi pubblici, per ottimizzare soggiorni brevi. Sono invece inclusi gli ingressi all’Oceanogràfic, al Museo della Scienza e all’Hemisfèric, con saltafila, più uno sconto del 10% per un’altra attrazione a scelta.
Il Valencia Digital Pass è più adatto a un weekend e a chi sicuramente vuole visitare le 3 attrazioni della Città delle Arti e della Scienza

● Trasporto dall’aeroporto
L’aeroporto di Valencia si trova in città, a circa 10 km dalla Ciutat Vella. Per spostarsi dall’aeroporto esistono 3 principali metodi:
– la metropolitana 🚇 utilizzando la linea 3 (Aeroport-Rafelbunyol) o la linea 5 Aeroport-Marítim Serrería, che passano entrambe dalla Ciutat Vella. La prima va poi vero nord, la seconda arriva invece fino alla zona delle spiagge. Durata: 20 min circa
– il bus 🚍 in particolare la linea 150 València-Aeroport. Durata: 35-40 min circa
– il taxi 🚖 per chi non ama i mezzi pubblici. Durata: 20-30 minuti a seconda del traffico

🛌 Per il mio soggiorno a Valencia ho affittato una casa su Airbnb situata nella Ciutat Vella, il quartiere storico e centrale, punto di snodo della città, quindi comodissimo per visitare l’intera città. Da qui si potrà girare molto a piedi e avere a portata di mano ogni tipo di mezzo di trasporto.


Giorno 1

Iniziamo il primo giorno in grande, con la visita della “Città delle Arti e delle Scienze” (in valenziano Ciutat de las Arts i les Ciències, anche abbreviato con CAC), il simbolo principale di Valencia, un vero e proprio spettacolo di modernità e architettura avanguardista, ma anche intrattenimento.
Per la visita del complesso vi servirà necessariamente una giornata intera, vista la moltitudine di cose da vedere: imperdibili e famosissimi sono l’Hemisfèric, il Museo delle Scienze, l’Oceanogràfic e il Palazzo delle Arti. Nel complesso troviamo poi l’Umbracle, il portico monumentale di accesso al complesso e l’Ágora, meritevole per la sua architettura e ospitante mostre, concerti, spettacoli, nonché una pista da pattinaggio in inverno.
La Città delle Arti e delle Scienze è una vera e propria “città nella città”.
Se non si possiede già uno degli abbonamenti Valencia Tourist Card o Valencia Digital Pass, che offrono rispettivamente sconti e ingressi inclusi al complesso, bisogna considerare che la visita di questa giornata sarà la più costosa della vacanza (prezzi aggiornati a febbraio 2023: 41,90€ per Hemisfèric, Museo delle Scienze e Oceanogràfic).
Il consiglio è quello di prenotare online per assicurarsi un posto e non fare spiacevoli file.

📌 Oceanogràfic
Prendetevi tutta la mattina per vedere l’Oceanogràfic, vi servirà! Stiamo parlando infatti del più grande parco acquatico d’Europa. Con i suoi grandi acquari, che riproducono fedelmente gli ecosistemi marini più importanti, diventa anche un centro scientifico e educativo, infatti il suo scopo è, oltre a rappresentare i principali ambienti marini, quello di promuovere il rispetto e la conservazione di questi ecosistemi.
Il parco è curato, pulito e organizzato, con molte aree di ristorazione all’interno. Ovviamente i prezzi non sono super convenienti, ma purtroppo è vietato portarsi il pranzo al sacco.

All’interno potrete trovare qualsiasi specie marina: foche, squali, lamantini, pinguini, tartarughe e pesci di ogni tipo, insieme a stelle marine, meduse. Ma la cosa migliore è che tutti questi animali sono immersi in location suggestive, che incanteranno sia grandi che piccini, come il meraviglioso “tunnel nell’oceano”: avrete infatti la possibilità di passare sotto un tunnel di vetro riempito di acqua e pieno di squali e pesci.

Quello che assolutamente non dovete perdervi è lo spettacolo dei delfini: un’immensa piscina dove gli addestratori guidano i delfini in capriole e straordinarie piroette. Appena arrivate informatevi sugli orari così prenderete posti per tempo e non vi perderete l’appuntamento.

📌Museo de las Ciencias
Il museo presenta vari giochi e attività interattive divise per piani, ma sicuramente le installazioni che più rimangono impresse, sono il gigantesco pendolo e la struttura del DNA che arriva fino al soffitto.
Il museo è carino, ma non indimenticabile, specie se non avete con voi dei bambini, per cui se andate di fretta e proprio dovete sacrificare qualcosa, potete accontentarvi di vedere il museo dall’esterno, visto anche che vanta una meravigliosa architettura che simula lo scheletro di un grosso animale, pensata da Calatrava.

📌Hemisfèric e Palau des Arts
Al di là della famosissima vasca d’acqua protagonista della maggior parte di foto della Città delle Arti e delle Scienze, risalta l’Hemisfèric, un’altra struttura di Calatrava. A forma di metà occhio umano, la notte con il riflesso dell’acqua diventa un occhio intero. La forma ad occhio dà già indicazione sulla funzione dell’Hemisfèric, ovvero quella di vedere qualcosa, in particolare film in 3D con tecnologie all’avanguardia e proiezioni sullo schermo sferico. Le poltroncine, proprio per la forma della struttura, sono inclinate. I film durano in media 50 minuti e generalmente vengono fornite cuffie da cui poter ascoltare l’audio nella propria lingua. L’Hemisfèric è anche usato come planetario.

L’architettura che invece si vede dalla vasca di acqua, dietro il Planetario, è il Palazzo delle Arti Reina Sofía, ovvero il teatro dell’opera di Valencia, centro di diffusione non solo di musica, ma di tutte le discipline artistiche e culturali.

📌 Giardini del Tùria e Fuente del Palacio de la Musica
Allontandosi dalla Città delle Arti e delle Scienze, si può camminare per i Giardini del Tùria, ovvero il più grande giardino urbano di Valencia con i suoi ben 110 ettari, che contorna su entrambe le sponde il fiume Tùria per tutto il suo percorso fino al Bioparc di Valencia. Sicuramente da vedere sarebbe il Parc Gulliver, ma se deciderete di passare tutto il giorno nel complesso delle Arti e delle Scienze lo troverete chiuso, quindi questa visita è semplicemente da rimandare ai giorni successivi della vacanza. Ciò che invece potrete vedere da subito è il Palacio de la Musica e la sua “Fuente”, ovvero una gigantesca fontana con ai suoi lati due ampi porticati eretti su colonne.


Giorno 2

BARRIO DEL CARMEN
Il quartiere (“barrio” in spagnolo) del Carmen è il quartiere principale del centro storico di Valencia, ovvero della Ciutat Vella. Prende il nome dalla chiesa e dal convento di Carmen Calzado e contiene al suo interno tra i più famosi monumenti della città. Oltre all’architettura, nel Barrio del Carmen potrete trovare tanti ristoranti, locali e divertimento.

📌 Porta de Serrans
Tra le molte architetture presenti, il quartiere del Carmen ospita anche le uniche due porte di accesso all’antica città ancora esistenti: ovvero la Porta de Serrans e quella de Quart. Tali porte, conservate perfettamente, chiudevano di notte per evitare incursioni e in particolare la prima è stata usata sia per la difesa, che come arco di trionfo, ma anche come carcere per i nobili. Prendetevi una mezz’oretta (massimo) per entrare e visitare la porta, nonché per godere di una bellissima vista sulla città dall’alto. La domenica l’ingresso è gratuito, ma anche gli altri giorni vi costerà solo pochi euro.

📌 Cattedrale di Valencia e Torre “El Miguelete”
La Cattedrale di Valencia, commissionata dal Re Jaime I in onore dell’Assunzione di Maria nel XIII secolo, conserva al suo interno quello che si pensa essere il Santo Graal, donato dal Re Alfonso il Magnanimo. La torre della Cattedrale, denominata “El Miguelete“, è un vero e proprio simbolo della città. Costruita su un antico tempio romano, poi convertito in moschea, nella Cattedrale di Valencia predomina lo stile gotico, anche se nel corso del tempo le varie influenze le hanno portato tratti di stile barocco, rinascimentale, romanico e persino neoclassico francese.
Se siete appassionati di arte, nel Museo della Cattedrale si possono trovare dipinti di Maella e Goya. Per chi invece ama le viste panoramice, non c’è niente di meglio della vista dal Miguelete, attenzione però che per salire sulla cima del campanile è necessario afforntare 207 gradini.

📌 Plaza de la Reina
Questo vivace luogo, con la cattedrale sullo sfondo, è pieno di ristoranti per tutti i gusti ed è una delle piazze più movimentate della città. Chiamata da prima Plaza de la Región Valenciana, è stata poi dedicata e nominata alla regina María de las Mercedes di Orleans, prima moglie del re Alfonso XII.
In questa piazza si trova il chilometro zero delle autostrade radiali di Valencia, il punto di riferimento per la numerazione degli edifici della città.

📌 Plaza Redonda
Una delle attrazioni più particolari del centro storico di Valencia è la Plaza Redonda, proprio per la sua curiosa architettura e forma. E’ stata ristrutturata nel 2012 e ad oggi ospita bar, negozi di antiquariato e bancherelle di tessuti e ricami.

📌 Loggia della Seta
Poco lontano dalla Plaza Redonda troverete la Piazza del Mercato, in cui si erge la Loggia della Seta o Loggia dei Mercanti, un palazzo civile appartenente al periodo gotico. Si trattava di un centro mercantile, infatti in passato numerosi mercanti si trovavano sotto i portici dell’edificio principale per contrattare e vendere la loro merce.

📌 Mercato Centrale
Uno dei più grandi mercati centrali d’Europa è quello di Valencia, con i suoi 8 mila metri quadrati. E’ anche molto antico, visto che la sua costruzione iniziò nel 1914. Aperto dal lunedì al sabato dalle 7:30 alle 15, esclusi i festivi, potrebbe risultato molto affollato nelle ore di pranzo.
Il mercato oltre a moltissimi banchi di prodotti freschi e di tutti i tipi, è ricco di decorazioni, ma anche di veri e propri ristoranti che offrono ogni tipo di specialità.

📌 Plaza del Ayuntamiento
La Piazza del Municipio di Valencia è il cuore della città vecchia e anche una delle più belle piazze della città. Centro nevralgico, inconfondibile per la grossa fontana che la caratterizza e la sua Torre dell’orologio. La piazza ospita anche l’Ufficio del comune di Valencia.

📌 Plaza de Toros
La Plaza de Toros di Valencia, un tempo la più grande di Spagna, è sicuramente uno dei i luoghi simbolo della città di Valencia. La piazza ospita fino a 10mila persone e qui è ancora possibile assistere a una tradizionale corrida. Arrivando di fronte all’edificio è facile capire se in quel momento si sta tenendo una corrida o meno, semplicemente guardando in alto: quando sono esposte delle bandiere (del Comune e della Comunità Valenciana) vuol dire che si sta tenendo uno spettacolo. Per visitare la piazza bastano 2€ (prezzi aggiornati a febbraio 2023) , mentre per assistere a uno spettacolo bisogna informarsi a seconda dell’evento.

📌 Porta de la Mar
Per finire questa lunga giornata piena di visite e scoperte, vi consiglio di percorrere tutto il Carrer de Colón per arrivare anche per la Port de la Mar, situata nell’omonima piazza “Plaza Porta de la Mar”. Si tratta di un monumento ricostruito a metà degli anni ’40 su quella che era chiamata “Portal del Real”. Rispetto alla versione originale è stata aggiunta una croce per ricordare i caduti della guerra civile del 1936.


Giorno 3

Il terzo giorno l’ho dedicato non tanto a un quartiere/zona in particolare, bensì a tre luoghi molto famosi e caratteristici di Valencia, che potrete visitare o meno in base alle vostre preferenze (anche se ve li consiglio!).
Per prima cosa mi sono recata al Parc Gulliver, un parco davvero molto particolare e relativamente vicino al complesso delle Arti e delle Scienze, ma nonostante ci fossi già passata, visitare tutto in un giorno solo sarebbe impensabile. Poi mi sono spostata al Mestalla: gli appassionati di calcio lo conosceranno, è lo stadio in cui il Valencia ospita le partite di calcio in casa. Infine, con i mezzi, mi sono spostata un po’ fuori città, in particolare sulla spiaggia, quella della Malvarrosa.

📌 PARC GULLIVER
Avete presente Lilliput, il regno di esseri minuscoli, descritto dallo scrittore irlandese Jonathan Swift? Lui nelle sue storie raccontava che si trovasse in un’isola vicina alla Tasmania, ma in realtà potrete trovarne un assaggio anche a Valencia, vicino al letto del fiume Turia. Il Parc Gulliver è infatti un parco, non troppo distante dalla Città delle Arti e delle Scienze, dotato di un’enorme attrazione, lunga 70 metri e alta 9 che rappresenta proprio il celebre protagonista del racconto I viaggi Gulliver. In questo parco giochi il gigante Gulliver è disteso a terra e immobilizzato con delle corde e le sue parti del corpo, assieme ai suoi vestiti e ai suoi capelli formano rampe, scivoli e scale perfetta per i bambini che visiteranno il parco. Nei parchi poi si sa, torniamo tutti un po’ bambini quindi anche gli adulti potranno fare gli scivoli ed arrampicarsi.
Infine il Parco Gulliver ha anche una funzione importante all’interno dei Giardini del Turia, ovvero drenare l’acqua piovana in caso di abbondanti precipitazioni l’acqua, così che questa non si accumuli.

📌 STADIO MESTALLA
Dal Parc Gulliver con una camminata non troppo impegnativa (20 minuti circa) si può arrivare oltre il Pont de la Mar, nel quartiere Mestalla. Se avete un’oretta di tempo e siete appassionati di calcio o semplicemente curiosi, a Valencia potete trovare e visitare (eccetto con partite in corso e allenamenti a porte chiuse) lo stadio Mestalla del Valencia, ovvero il più antico stadio della Spagna.
Consiglio di prenotare e acquistare i biglietti online, così da assicurarsi il posto e visualizzare le fasce orarie disponibili (in alcuni momenti del giorno ci sono dei “buchi” tra le visite, specie per i tuor in inglese). Al momento della prenotazione si sceglie infatti una guida inglese o spagnola che vi accompagnerà nella sala stampa, negli spogliatoi, nei tunnel e nei posti VIP. Avrete anche la possibilità do sedervi al posto dell’allenatore e nelle panchine dei giocatori.

📌 SPIAGGIA DI MALVARROSA
Non si può andare a Valencia e non andare in spiaggia, per una passeggiata o per un bagno!
Per arrivare, si può usare l’autobus: le linee 31 e 32 partono dal centro città, ma oltre a queste si possono usare anche la 2, la 19, la N1 e N9. Un altro modo è con la metro, linea 4, scendendo alla fermata “Eugenia Vines” o “Les Arenes”.
La spiaggia di Valencia ha un grande fascino, forse per il grande e largo lungomare, pieno di palme e ristoranti o per le gigantesce costruzioni di sabbia che spesso decorano la spiaggia. Rimarrete colpiti anche dalla lunghezza della spiaggia: preparatevi a camminare sulla sabbia per metri e metri prima di arrivare all’acqua! Se la stagione lo consente, andare al mare a Malvarrosa è l’ideale, visto che ha tutti i servizi che puoi immaginare: noleggio ombrelloni e sdraio, punti di ristoro, sport acquatici, ecc.
La spiaggia di Malvarrosa è la più famosa e conosciuta della città, prende il suo nome dalla malva, ovvero il fiore che veniva coltivato in questo spazio, prima che divenisse meta turistica.
Non si può non mangiare una vera paella di mare con i piedi nella sabbia: attenzione però che i ristoranti sono a centinaia, ma tanti di questi sono accalappia-turisti!


Giorno 4

📌 BIOPARC
L’ultimo giorno l’ho dedicato interamente, per quel che mi rimaneva, a una delle attrazioni che più ho amato di Valencia (insieme alla Città delle Arti e delle Scienze), ovvero il Bioparc!
Non vi troverete di fronte a un normale zoo, anzi non è neanche corretto chiamarlo zoo, infatti una struttura del genere a Valencia esisteva, ma ha chiuso nel 2007, per essere sostituita dal 28 febbraio 2008 dal Bioparc, ovvero un innovativo parco zoologico in cui le barriere sono quasi invisibili, gli animali si trovano in un ambiente molto più simile al loro habitat naturale rispetto alla cattività, visti anche i larghi spazi a loro disposizione (si parla di 100mila metri quadri di spazio).
Il principio è quello che viene chiamato di “Zoo-immersione”: in questo parco è infatti il visitatore a immergersi nell’habitat dell’animale e non il contrario!

Il Bioparc di Valencia offre un vero e proprio pezzo di Africa, infatti mostra la quasi totalità di flora e fauna africana suddivisa in 4 aree tematiche:
– la savana (comprende savana secca, savana sotterranea, savana verde, la casa delle termiti, l’aviario, la foresta di baobab)
– la foresta equatoriale
Magadascar
Aree umide

Tuttavia, il Bioparc non accoglierà soltanto l’Africa, infatti il progetto per i prossimi anni è quello di ampliare ulteriormente di 20mila metri quadri per ospitare parte del Parco del Sud-est Asiatico e dell’America del Sud.
Ogni giorno è possibile assistere al momento del pasto di scimpanzè, gorilla ed elefanti, visite guidate dell’isola di Madagascar e ad incontri con lo staff che spiegherà ai visitatori curiosità e modalità di accudimento degli animali. Se arrivate presto, potreste vedere uscire gli animali dai recinti.

Il parco è aperto tutti i giorni dell’anno, dalle 10 del mattino a un orario variabile tra le 18 e le 21, a seconda dei momenti dell’anno.
Per la visita ritagliatevi almeno 4 ore!
I prezzi (aggiornati a febbraio 2023) sono: 26,90€ lo standard, ridotto a 21€ per i bambini dai 4 anni ai 12 e per gli over 65, mentre sotto i 4 anni non si paga. Il consiglio è sempre quello di prenotare online per saltare le file!
All’interno del parco non è consentito portare cibo da fuori, ma sono presenti punti ristoro e bar (non a prezzi estremamente convenienti purtroppo!)

Come arrivare: è possibile raggiungere il Bioparc (situato a circa 5 km dal centro) con le linee del bus 98, 99 o 67 che fermano proprio vicino all’ingresso o in metropolitana con le linee 3, 5 e 9, scendendo alla fermata Nou d’Octubre, a circa 5 minuti a piedi dal parco.


Eccoci alla fine del viaggio. Ciao Valencia, si torna a casa!

🍽️DOVE MANGIARE A VALENCIA

Ecco alcuni ristoranti consigliati nella Ciutat Vella:

  • Jamon Jamon Restaurant
  • Restaurant Blanqueries
  • Dempanadas
  • Tasca Angel

E altri nella zona di Malvarrosa:

  • Casa Montaña
  • Bar Restaurante Aduana
  • Restaurante La Marítima
  • La Paz
  • La Otra Parte
Spagna, Vacanza al mare

Itinerario di 4 giorni a Mallorca

Viajamos, no para escapar de la vida, sino para que la vida no se nos escape.

Cosa c’è di meglio di una breve, economica, ma rigenerante vacanza al caldo, magari ancor prima dell’inizio dell’estate?
Ecco il perchè della mia vacanza alle Isole Baleari, più precisamente nell’isola di Mallorca, la più grande e famosa dell’arcipelago. Bellissime spiagge, divertimento e vita notturna: giorni di fuga che hanno dato il via, in modo perfetto, all’estate.

Ho visitato l’isola di Mallorca a MAGGIO 2022 e si è rivelata una buona scelta: il divertimento, la gente e la movida sono sempre presenti nell’isola, però a maggio non aspettatevi il pienone estivo, quindi anche recarsi nelle spiagge risulta più semplice.

IL CONSIGLIO: NOLEGGIARE L’AUTO 🚗 
Il mio consiglio è quello di noleggiare un auto, almeno per una parte del viaggio visto che ci sono delle spiagge bellissime e assolutamente da vedere in tutta l’isola: sebbene in alcune si possa arrivare con i mezzi, non è possibile farlo con tutte e inoltre, se trovata a buon prezzo, la comodità di un mezzo proprio a mio avviso non si batte!
Io ho noleggiato l’auto per metà della vacanza, ovvero per 2 giorni e i restanti 2 mi sono mossa con i mezzi. Spesso, quando si noleggia l’auto un problema è non avere la carta di credito, ma esistono soluzioni molto valide, come Centauro, che noleggia auto con la sola carta di debito/Bancomat. Personalmente mi sono trovata molto bene: ho prenotato e pagato online, si trovano vicini all’aeroporto e offrono servizio di navetta da/per quest’ultimo per gli arrivi e le partenze. Arrivati al noleggio, tutto perfetto: consegna documenti, auto come concordato (la macchina era nuova, pulita e in perfetto stato), con un tot di carburante da riportare in egual misura alla riconsegna (spesso non viene data con il pieno, ma con una parte: mi raccomando di non mettere benzina/diesel in più perché non viene rimborsata la differenza). La comodità è che è spesso inclusa, almeno con questa compagnia, anche l’assicurazione per il secondo guidatore e che non viene richiesto un deposito come in moltissimi casi quando non si utilizza carta di credito, ma viene invece richiesto un surplus per i minori di 25 anni.

DALL’AEROPORTO A PALMA 🛬 
L’aeroporto di Palma dista 8 km dal centro della città. Se non noleggiaste la macchina il mezzo più comodo è il bus, che in 15 minuti circa vi porterà a destinazione. E’ possibile prendere la linea 1, che collega direttamente con il porto, con corse ogni 15 minuti, ma anche la linea 21, sebbene questa parta ogni 30 minuti, con la prima corsa più tardi la mattina e l’ultima prima dell’altra linea.

MUOVERSI CON I MEZZI 🚌
Il servizio di autobus collega bene varie località, anche fuori Palma. Dalla mia sistemazione, a circa 3 km dalla Cattedrale di Palma ero molto comoda per raggiungere le spiagge di Illetes, Portal Nous e per la città di Palma, invece per qualsiasi altro trasporto era necessario cambiare autobus a Palma, che non sarebbe stato un problema se non per i prezzi: ogni biglietto è a corsa singola (e non a tempo) e costa 2€ a tratta (a maggio ’22) quindi a ogni cambio si spendono nuovamente 2€ per un altro biglietto. Avevo letto su internet dell’esistenza di carnet da 10 viaggi per risparmiare un po’, ma non sono di facile reperibilità, infatti chi vende i biglietti, raramente vende anche i carnet ed è necessario andare negli snodi centrali dei mezzi pubblici per acquistarne.

🛌 DOVE DORMIRE A MALLORCA
L’ideale per un breve weekend è dormire direttamente a Palma, magari vicino all’aeroporto, così da non dover fare troppi spostamenti e avere comunque qualche caletta carina nei paraggi. Per lunghe vacanze si può pensare di spostarsi invece nell’isola, anche cambiando alberghi e località, così da godersi di più ogni angolo di Mallorca. Per chi come me parte per 4 giorni, merita anche trovare qualcosa vicino a Palma, ma non troppo così da poter risparmiare. Io ho scelto una sistemazione in camera privata con bagno in ostello, in particolare al We Hostel Palma – Albergue Juvenil.
La comodità assoluta, nonostante la relativa lontananza dal centro di Palma (comunque raggiungibile a piedi) è la fermata dell’autobus appena davanti all’ostello, con linee dirette per Palma e per le spiagge nei dintorni (Ses Illetes e Portal Nous), ma anche il supermercato a fianco aperto h24, comodissimo per il pranzo al sacco da portare in spiaggia.


Giorno 1

Il primo giorno è stato dedicato alla visita del Castello di Palma, il Castell De Bellver, che si trova dietro alla sistemazione che mi ero scelta e dopo subito un po’ di mare, nella vicina ma carinissima spiaggia di Ses Illetes.

📌 CASTELL DE BELLVER
Una vacanza nell’isola di Mallorca si sa, è dedicata principalmente al relax e al mare, ma perchè non aggiungere qualche visita a qualcosa di particolare come un Castello, quello di Bellver, che si trova nelle immediate vicinanze dell’ostello in cui soggiornavo? Nonostante fosse maggio, anche le poche centinaia di metri che ci separavano dal Castello sono state impegnative, perchè in continua salita e sotto un sole cocente. Arrivate davanti al Castello, l’ho ammirato esternamente e devo dire che è ben preservato e tenuto. Una particolarità è che è uno dei pochi castelli gotici di forma rotonda! La vista dall’alto su Palma poi è bellissima, tuttavia non sono entrata all’interno: la voglia di andare al mare era troppa!
Se capitate di domenica, la visita di solito è gratuita.

📌 SES ILLETES
Per recarsi alla spiaggia di Ses Illetes ho usato un servizio comodissimo, ovvero il bus 4 che proprio in direzione Illetes in circa 20 minuti mi ha portato alla fermata 93-ses Illetes, a 350 mt dalla spiaggia. Se partiste da Palma, ci vogliono circa 40/45 minuti e potrete prendere lo stesso bus nei pressi di Plaça d’Espanya.
La spiaggia di Ses Illetes è abbastanza vasta, io vi consiglio una caletta di sabbia e qualche scoglio davvero molto carina, con acqua stupenda e molti alberi nei dintorni: Cala Illetes, nei pressi del Xiringuito Cala Comtesa. Questa caletta, piena di italiani (come del resto un po’ tutta l’isola) risulta quindi comodissima, sia per la fermata del bus vicinissima (c’è anche un parcheggio appena al di fuori per chi venisse con l’auto) e per il bar a fianco, dove farsi un aperitivo. Unica pecca, legata anche al fatto che fosse maggio, è che -essendoci molti alberi intorno- il sole è rimasto coperto dietro di essi presto, quindi il consiglio è di andarci presto la mattina.


Giorno 2

Il secondo giorno sono tornata in aeroporto per noleggiare l’auto: ovviamente la cosa migliore sarebbe stata noleggiarla subito il primo giorno (in cui comunque non avrei avuto la possibilità di spostarmi dall’altra parte dell’isola) o gli ultimi due, così da risparmiarsi un viaggio in più all’aeroporto, ma i prezzi dei noleggi erano molto più convenienti in queste giornate e quindi ho preferito risparmiare qualcosina.
Munite di auto, ci dirigiamo verso la costa Nord di Mallorca!

📌PLATJA DE MURO
La spiaggia di Platja de Muro è un classico spiaggione di sabbia che personalmente non amo particolarmente, perchè poco caratteristico e paesaggistico. Devo dire che rispetto ad altre spiagge di sabbia avrebbe comunque il suo fascino, per il mare bellissimo, peccato che io ho trovato una giornata molto nuvolosa prima, ma soprattuto molto ventosa poi, per cui la spiaggia ha perso un po’ della sua bellezza.
La Platja de Muro è raggiungibile da Palma in circa 50 minuti di auto, ma è anche raggiungibile col bus 302 in 1h e 30 minuti ca. Nonostante il prezzo del biglietto, che potrebbe essere abbastanza caro, la comodità è essere lasciati a due passi dalla spiaggia.
In attesa del miglioramento meteo, ho mangiato un’ottima paella vista mare. What else?

📌 Il ponte della Platja de Muro
Passata la giornata in spiaggia, prima di andar via mi son fatta una bella passeggiata sulla spiaggia per arrivare al pontile di legno, caratteristico di questa spiaggia e molto fotografato.
Camminando per raggiungere la meta, potrete vedere alcuni nudisti a prendere il sole, nonostante la spiaggia non sia prettamente nudista: questo perchè alle Baleari è pratica abbastanza comune, così come è molto più usuale trovare ragazze in topless, piuttosto che in bikini.
Arrivati al ponte ammiratelo e fotografatelo, ma recatevi anche sopra, per scattare qualche bella foto.

📌 CAP DE FORMENTOR
A circa 40 minuti dalla Platja de Muro, troviamo il Cap de Formentor, una punta su una striscia di terra che regala un magico punto panoramico verso il Faro di Formentor. Secondo me è uno dei posti più belli che possiate vedere sull’isola. Con l’auto vi inoltrerete in strade asfaltate, ben percorribili, ma in mezzo a molta vegetazione e vari animali, specialmente caprette. Non vi sembrerà neanche più di stare sull’isola, poi a un tratto si aprirà una vista mozzafiato sul mare aperto. In alta stagione è possibile arrivare fino a un certo punto perchè le strade vengono chiuse alle auto e il tragitto non è percorribile fino al faro. La vista è magnifica, l’acqua è di un blu stupendo e le rocce miste alla vegetazione compongono un panorama mozzafiato, da ammirare assolutamente al tramonto!


Giorno 3

Sfruttiamo questo secondo giorno munite di auto per visitare le spiagge più belle di Mallorca, stavolta quelle situate ad est dell’isola, in particolare Calò des Moro e Es Trenc.

📌 CALÓ DES MORO
Questa spiaggia è sicuramente la mia preferita di tutta l’isola! E’ un vero paradiso, una caletta principalmente di scogli davvero stupenda, stretta tra due pareti rocciose. Non potrete non amare i suoi meravigliosi colori e l’acqua limpida dalle sfumature turchesi!
Arrivati in località Sa Comuna, occorre cercare pazientemente parcheggio tra le stradine del posto (non essendoci un vero e proprio parcheggio), facendo attenzione a non lasciarla in luoghi dove la sosta non è consentita o privata. Dal parcheggio bisogna camminare per circa 1 km, tra strade sterrate e vegetazione, quindi munirsi di scarpe comode.
Nonostante fosse maggio, la spiaggia era comunque affollata, quindi specie se andate in piena estate, dovete assolutamente andare molto presto la mattina o non troverete posto, anche perchè le strisce di sabbia sono veramente poche e di piccole dimensioni e se occupate dovrete farvi spazio su uno scoglio.
L’alternativa è la vicinissima baia di S’Almunia, meno conosciuta e turistica o Cala Llombards.
Purtroppo, essendo l’acqua di Calò des Moro così pulita, dovrete star attenti ad eventuali e non troppo inusuali meduse.
La spiaggia non ha servizi o punti di ristoro, quindi portate tutto da casa!

📌 ES TRENC
Spostandoci da Calò des Moro, che si stava anche affollando troppo, ci siamo recati a Es Trenc, a una mezz’oretta circa. Sarà che abbiamo calcolato male le distanze oppure per la spiaggia stupenda nella quale eravamo appena state, ma devo dire che Es Trenc mi ha un po’ deluso: si tratta di un grosso spiaggione di sabbia bianca, poco caratteristico e nel giorno della mia visita, almeno dal lato di Ses Covetes dove mi trovavo, pieno di alghe (anche se non si tratta di quelle “spazzatura” sono comunque poco invitanti).
La spiaggia è raggiungibile anche col bus.


Giorno 4

Lasciata la macchina, la vacanza continua nei dintorni con i mezzi pubblici: prima una pausa dal mare (viste le scottature!) per visitare la città di Palma e poi di nuovo, per l’ultima volta, in spiaggia a Portal Nous.

📌 PALMA DI MALLORCA
Nonostante la vacanza fosse dedicata al mare, un giro nella capitale delle Baleari non poteva mancare. La sua Cattedrale si vede già da lontano, in tutta la sua bellezza, ma non è l’unica cosa da vedere a Palma, nonostante il centro non sia grandissimo e si possa girare tutto a piedi in una mezza giornata.

Molinos Del Barrio Jonquet
Nonostante possa sembrare inusuale, tutta l’isola di Mallorca è caratterizzata dalla presenza di mulini a vento, tra cui quelli che si trovano nel quartiere El Jonquet, vicino al porto, nel centro della città. El Jonquet è l’antico quartiere di pescatori e i suoi mulini risalgono addirittura al XIV secolo.

Consolat de Mar
Nella strada per raggiungere la famosa Cattedrale troverete il Consolat de Mar, un bel palazzo ben tenuto contornato da alberi e giardini. Ad oggi è sede del governo de Les Illes Balears, è quindi difficile poterlo visitare all’interno.

Palazzo de l’Almudaina
Proseguendo, affiancato alla Cattedrale, sorge il Palazzo dell’Almudaina, una delle residenze estive dei reali spagnoli. E’ nato dalla ristrutturazione di una antica fortezza araba.

Cattedrale di Santa Maria e Parco de la Mar
Famosissima e maestosa, la Cattedrale di Santa Maria, anche detta “La Seu” è il punto di riferimento di Palma. Ubicata direttamente di fronte al porto, è stata edificata in stile gotico dove originariamente sorgeva una moschea. Dedicata a San Sebastiano -patrono di Palma-, la cattedrale ha visto una grande danno della sua parete occidentale durante un terremoto nel 1851. Nel XX secolo è stato Antoni Gaudì in persona a modificare e aggiungere dettagli alla cattedrale, oggi definita uno degli edifici gotici più belli d’Europa. Salendo la scalinata è possibile vedere la maestosa facciata e ammirare il panorama, tra cui il bellissimo parco a fianco, il Parc de la Mar, dotato di una enorme fontana.

Ajuntament de Palma
Oltrepassata la Cattedrale e entrati nel centro storico, troviamo il Municipio della città, situato tra la Cattedrale e Plaça Major. Chiamato comunemente “Cort“, era originariamente un ospedale in stile gotico, poi riconvertito a Palazzo rinascimentale.

Plaça Major
Plaça Major è il centro culturale di Palma, risalente al XIV secolo. Qua potrete trovare bar, ristoranti, mercati, infatti questa piazza è il cuore pulsante della città.

📌 PORTAL NOUS
Ecco l’ultima spiaggia di Mallorca, ma non per bellezza: questa caletta di sabbia, relativamente vicina a Palma, è davvero incantevole. Vista appunto la vicinanza, ho raggiunto Portal Nous con il bus 108, mentre partendo da Palma si può prendere lo stesso o anche il 104. Nel mio caso sono scesa a Plaça de Portals, a 5 minuti a piedi dalla spiaggia.
Sulla spiaggia c’è anche un bel bar, che noleggia anche sdraio e lettini, ovvero il Roxy Beach.
L’acqua è veramente molto pulita, la spiaggia è tenuta bene, abbastanza affollata quanto basta da essere vivace, ma non opprimente.



🍽️ MANGIARE A MALLORCA
Can Gavella
Come ogni vacanza al mare, i miei pranzi sono stati tutti pasti veloci (tipo panini o qualcosa del genere), a eccezione di un pranzo al ristorante a Platja de Muro a base di Paella de mariscos. Ho trovato questo ristorante un po’ per caso, un po’ per suggerimento di Tripadvisor. Il luogo è incantevole, piedi sulla sabbia e ombrelloni di paglia. La paella era eccezionale, ovviamente servita rigorosamente nella classica padella (appunto “paella”)

Oh Mallork
Proprio dietro il mio ostello, esiste questo Bar di Tapas buono e a buon prezzo, gestito da un simpatico americo-latino. Qua potrete trovare davvero di tutto: tortilla de patatas (frittata di patate), jamón ibérico (prosciutto spagnolo), rabas fritas (calamari fritti), patatas bravas (patate arrosto con salsa piccante), albóndigas (polpette) e tanto altro.

Casa do Pulpo
Consigliato da un’amica, al momento della restituzione dell’auto in aeroporto, sono andata in questo ristorante in zona El Arenal. Il locale è elegante, ma non troppo chic, il servizio gentile e veloce e il cibo è veramente ottimo. Visto il nome, non potete ovviamente non assaggiare il polpo! Unica pecca, la posizione: non aspettatevi di essere sul lungomare, essendo un po’ più interno.


Città, Spagna

Itinerario di 4 giorni a Barcellona

Barcelona entra en tu sangre
y te roba el alma

Barcellona, la capitale della Catalogna e una delle città principali della Spagna, è un luogo senza tempo, pieno di vita, colorato, divertente e sempre al passo con le mode. La “città di Gaudì” offre un sacco di eventi e attrazioni da visitare, sempre nuovi. È difficile visitare tutto ciò che c’è da vedere se si è al primo viaggio in città, ma questa può essere solo la scusa per tornare un’altra volta!

Il mio viaggio è avvenuto ad APRILE 2022, dopo averlo rimandato di due anni, causa pandemia. Ero molto curiosa di visitarla, perché avevo già visitato tante delle città principali spagnole (Madrid, Valencia e Sevilla, con parte dell’Andalucía) e Barcellona davvero non poteva mancarmi.

MUOVERSI CON I MEZZI A BARCELLONA 🚉 
Abbonamenti
A Barcellona esiste qualsiasi mezzo di trasporto: metro, tram, bus, treni, teleferiche e funicolari, ecc. Il modo spesso più comodo e veloce per spostarsi è la metropolitana, sebbene i biglietti non siano proprio economici: 2,40€ per la corsa singola.
Per questo motivo esistono vari tipi di abbonamenti (alcuni dei quali comprendono anche le attrazioni, quindi ognuno deve valutare pro e contro in base alle proprie esigenze):

Hola Barcelona Card Express
E‘ un abbonamento ai mezzi di trasporto personale che permette di viaggiare senza limiti con il trasporto pubblico per 2, 3, 4 o 5 giorni consecutivi dalla prima convalida. Permette di viaggiare su praticamente ogni mezzo che serve per visitare la città in qualche giorno: metropolitana, autobus (TMB) eccetto i notturni, funicolare di Montjuïc,  tram (TRAM), linee urbane di Ferrocarrils de la Generalitat de Catalunya (FGC, zona 1) – ovvero la linea 7 della metro e le linee di Rodalies de Catalunya (zona 1) – ovvero la ferrovia suburbana. Hola Barcelona Travel Card comprende il tragitto dall’aeroporto al centro di Barcellona.
Prezzi: 16,40€ per 2gg/ 23,80€ per 3 gg/ 31€ per 4gg/ 38,20€ per 5 gg. Gratis per i minori di 4 anni. Sul sito holabarcelona.com, i biglietti di trovano scontati rispettivamente a 14,75€/ 21,40€/ 27,90€/ 34,40€. Inoltre, si acquista online e si può ritirare in qualsiasi stazione della metropolitana, anche all’arrivo in aeroporto per usarla subito per raggiungere il centro città.
Hola Barcelona Card Express è perfetta per chi, come me, visita Barcellona per più giorni così da avere tutti i trasporti inclusi e ha intenzione di vedere le attrazioni principali, senza entrare in tanti musei.

Barcelona Card
Se oltre ai trasporti, si vuole usufruire anche di sconti o ingressi gratuiti sulle attrazioni, Barcelona Card potrebbe essere conveniente. Nella Barcelona Card sono inclusi i trasporti e l’ingresso a molte attrazioni, ma non le più famose (oltre a sconti su altre). Può essere acquistata nella variante da 72h, 96h o 120h.
Tra le attrazioni incluse ci sono: Fondazione Joan Mirò (invece di 12€), MACBA (invece di 10€), Il museo di Picasso (invece di 12€), Il giardino botanico (invece di 3,50€). Per quanto riguarda gli sconti invece: Casa Milà a 19€ invece di 22€, Casa Battlò a 22€ invece di 25€ e bus turistico a 24€ invece di 30€.
Prezzi: 41,40€ per 3gg / 50,40€ per 4 gg / 54,90€ per 5 giorni (supplementi se si acquista in loco).
Barcelona Card è ottima per chi visita Barcellona, ma ci è già stato, così che si possano usare i mezzi e visitare le attrazioni “minori”

Barcelona Card Express 48h
Per chi vuole vantaggi anche sulle attrazioni, ma è la prima volta che va a Barcellona, esiste Barcellona Card Express 48h, la versione ridotta della Barcellona Card, dove comunque i trasporti sono inclusi, ma  non ci sono attività gratuite, bensì solo sconti su molte attività.
Tra le attrazioni in sconto troviamo: Basílica de Santa Maria del Pi (-1€), Casa Batlló (-3€), Casa Milà (-3€), Casa Vicens (-25%), Fundaciò Joan Mirò (-20%), Gaudì Expreriència (-50%), Mirador de Colom (-50%), MACBA (-20%), Museu de l’Eròtica (-20%), Museu de la Xocolata (-30%), Palau de la Música Catalana (-20%), Palau Güell (-25%), Barcelona Ciclotour (-2€), Zoo de Barcelona (-20%). L’elenco completo qui.
Prezzo: la Barcelona Card costa 18€ (20€ se acquistata in loco) e vale 2 gg. Si può comprare su civitatis.com.
Barcelona Card Express 48 è vantaggiosa per chi vuole visitare Barcellona e ha intenzione di visitare varie delle attrazioni incluse, altrimenti conviene optare solo per il trasporto pubblico incluso nella “Hola Barcelona Card Express”. Meglio farsi un conto di quanto costerebbero singolarmente le attrazioni che si vogliono visitare, se incluse, e se realmente, in base alle proprie esigenze, conviene o meno fare la card 48h.

Trasporto dall’aeroporto 🚌 🚉
Esiste una navetta, Aerobus, che porta dall’aeroporto fino a Plaça Catalunya. Il biglietto costa 6€, ma è anche inclusa nell’Hola Barcelona Travel Card, nella Barcelona Card e Barcelona Card Express 48h, quindi se le si possiede, non si paga il biglietto.
Appena arrivati però, per stampare e ritirare la card bisogna andare in una stazione della metro che si trova relativamente lontana rispetto alla stazione dei bus (vicina agli arrivi), quindi dopo il ritiro non conviene  tornare indietro per prendere il bus, vista la grandezza dell’aeroporto. Arrivati alla stazione treni/metro si può prendere la linea metropolitana L9S (arancione) e poi cambiare a seconda elle esigenze: la linea arancione, infatti, incrocia la rossa L1 nella stazione di Torrassa, la blu L5 a Collblanc e la verde L3 a Zona Universitaria.

🛌  Per il mio soggiorno a Barcellona ho preso una stanza tramite Booking.com situata nel quartiere di El Born, accanto alla Ciutat Vella. Il consiglio è quello di soggiornare nei pressi di questo quartiere, in quanto è tranquillo, ma pieno di bar e ristornati e ben servito dai mezzi (avevo a pochi passi dall’albergo la fermata della metropolitana Barceloneta e di fronte la stazione dei treni Estación de Francia).


Giorno 1

Il primo giorno abbiamo visitato due quartieri del cuore della città catalana, vicini, ma molto diversi tra loro: uno è il quartiere storico della città, il Barrio Gotico, l’altro invece, l’Eixample, è il quartiere alla moda e vivace di Barcellona.

BARRI GÒTIC
Il Barri Gòtic è il centro della città vecchia (‘Ciutat Vella’) di Barcellona. Il quartiere gotico, composto da un labirinto di stradine, è la parte più antica della città, considerabile il suo centro storico. Le attrazioni da vedere sono tutte vicine tra loro, raggiungibili in pochi passi fra loro.

📌 Plaça de Sant Jaume, Palau de la Generalitat de Catalunya e Casa de la Ciutat
Situata proprio al centro del quartiere gotico di Barcellona, la Plaça de Sant Jaume è il cuore amministrativo della città di Barcellona, nonché una delle sue più antiche piazze. Qui, infatti, sorgeva un tempio già nell’epoca romana.
La piazza prende il nome dalla chiesa di San Giacomo, ma nello stesso luogo possiamo anche trovare il Palau de la Generalitat, ovvero la sede della presidenza del governo autonomo catalano e la Casa de la Ciutat, ovvero il municipio di Barcellona, edificio storico del XV secolo, al cui interno si trovano molti dipinti e sculture create da artisti catalani.

📌 Chiesa di Santa Maria del Pi
A due passi dalle Ramblas, sorge questa chiesa dalla grande storia, il cui nome pare derivi dalla scoperta dell’immagine della Vergine su di un tronco di pino e con molta probabilità è questo il motivo della collocazione di uno di questi alberi nella piazza, proprio di fronte al portone principale.

📌 Plaça de Sant Felip Neri
Si tratta di una piazzetta un po’ nascosta, difficilmente raggiungibile a meno che non la si stia appositamente cercando, cosa che conviene fare per ammirare questo luogo insolito e un po’ misterioso. Troviamo anche una chiesa, in stile barocco, e una placca commemorativa. La storia della piazza, infatti, è legata a un evento tragico avvenuto nel 1938, quando gli aerei fascisti bombardarono l’adiacente scuola, causando 42 morti, quasi tutti bambini.

📌 Casa de l’Ardiaca
In italiano Casa dell’Arcidiacono, si tratta dell’antica residenza ufficiale ecclesiastica della città. In pieno quartiere gotico, anch’essa è realizzata nello stesso stile, anche se ha subito un profondo restauro nel XVI secolo che gli ha donato dei tocchi rinascimentali e un cortile interno che lo ha reso un vero e proprio palazzo. Vale la pena fare una breve visita nel cortile e alla terrazza, visto che l’ingresso è gratis.
Orari di apertura: lunedì – venerdì 9-20:45, sabato 10-20, domenica chiuso.

📌 Cattedrale di Barcellona
Nel quartiere gotico sorge la Cattedrale di Barcellona, il cui nome ufficiale viene dalla patrona della città, infatti si chiama “Catedral de la Santa Creu i Santa Eulalia”. Di  chiaro stile gotico, la Cattedrale è stata costruita tra il XIII e XV secolo sui resti di una chiesa romanica e una paleocristiana che si trovavano precedentemente nello stesso luogo. A causa di problemi con i finanziamenti, la cattedrale è rimasta incompleta per secoli, fino all’inizio nel XX secolo. Ad oggi, è la sede dell’Arcivescovato di Barcellona.
Orario di apertura: dal lunedì al venerdì: 10:00 – 18:30 (ultimo ingresso 18:00) / Sabato: 10:00 – 17:00 (ultimo ingresso 16:30) / Domenica e giorni festivi: 14:00 – 17:00 (ultimo ingresso 16:30).   
Costo biglietto: 9€ per accedere alla chiesa, al tetto, alla sala capitolare e avere la guida virtuale. Negli orari destinati al culto e alla preghiera, l’entrata alla Cattedrale e al chiostro è gratuita, ma non si potranno vedere gli altri spazi (lunedì – venerdì: 8:30 – 12:30 e 18:00 – 19:30 / sabato e prefestivi:8:30 – 12:30 e 17:00 – 20:00 / domenica e festivi: 8:00 -13:45 e 17:00 – 20:00)

Prenotare biglietti sul sito (in anticipo di qualche giorno) con orari ogni mezz’ora.

📌 Plaça del Rei
In questa piazza del XIV  si trovano alcuni degli edifici medievali più importanti di Barcellona, che una volta facevano parte della residenza reale. Si trovano nella piazza vari locali con tavoli all’aperto dai quali ammirare gli artisti di strada.

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800 m a piedi oppure
linea L4 da Jaume I a Urquinaona
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EIXAMPLE
Il suo nome significa “espansione” ed è un quartiere relativamente nuovo (sviluppato tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX). Oggi, l’area è piena di negozi e ristoranti di lusso, gallerie d’arte ed architetture moderne. Questa zona della città, a differenza di altre, non presenta le vie strette e tortuose tipiche di Barcellona, bensì strade larghe e organizzate piene di negozi (tra cui Passeig de Gracia, la via dello shopping). Qualcuno la definisce la “vera Barcellona” anche perché è proprio in questo quartiere che si trovano i capolavori di Gaudì come la Sagrada Familia, Casa Batllò e Casa Milà.

📌 Playa de Catalunya
Spostandosi nel vicino quartiere Eixample, ci troviamo in Playa de Catalunya, che collega la Città Vecchia con questo quartiere. È la piazza più importante di Barcellona, con i suoi 30mila m2, e un importantissimo snodo dei trasporti pubblici (qui passano ben 5 linee della metro). Attraversandola si possono ammirare varie statue e fontane. La piazza è circondata da negozi, compreso El Corte Inglés, grande magazzino spagnolo

📌 Casa Batlló
Casa Battló (o Museo modernista de Antoni Gaudì) è una delle principali attrazioni a Barcellona. Si tratta di un palazzo, progettato dall’architetto Gaudì, che tra il 1904 e il 1906 trasformò le otto case del 1800 precedentemente presenti nell’edificio che vediamo oggi, in stile modernista. Il lavoro fu commissionato dal sig. Battló i Canovas, magnate tessile.
Proprio come la Casa Milà, situata un po’ più avanti sullo stesso Passeig de Gràcia, non ci sono spigoli nella Casa Batlló, ma tutto è ondulato e arrotondato come le onde del mare. Il tema principale è San Giorgio, uccisore di draghi, per questo ci sono dei dettagli che ricordano delle squame. Sulla facciata si vedono anche ossa e teschi, simbolo delle vittime del drago, per questo la casa-museo prende anche il nome di “Casa delle ossa”.
Casa Battló è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO nel 2005.
Orario di apertura: tutti i giorni dalle 9 alle 20 (ultimo ingresso ore 19)  
Tempo per la visita: 1 ora/1 ora e mezzo circa   
Costo biglietto: da 35€ (prevista audioguida)

Prenotare in anticipo online sul sito (biglietti a fasce orarie ogni 15 minuti)

📌 Casa Milà
Chiamata anche “La Pedrera” (la cava), Casa Milà è l’altro grande capolavoro di Gaudì. L’edificio è stato costruito tra il 1906 e il 1912 (dopo la fine della costruzione della vicina Casa Battló), all’apice della carriera di Gaudì, per il quale questo fu l’ultimo lavoro civile prima di iniziare la Sagrada Familia.
Il progetto fu commissionato dal ricco industriale Pere Milà, che in seguito occupò il primo piano del complesso. Gaudí ebbe qualche difficoltà con il signor Milà per quanto riguardava il gusto, così decise di abbandonare il progetto, non terminandolo. Anche in questo edificio, non esistono né angoli né spigoli. La visita della Pedrera comprende gli ultimi tre piani dell’edificio e il cortile. Dalla casa si gode di una stupenda vista.
Nel 1984 La Pedrera è stata riconosciuta come patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Orario di apertura: tutti i giorni dalle 9 alle 20:30 (fino alle 18:30 da novembre a fine febbraio)
Tempo per la visita: 1 ora/1 ora e mezzo circa
Costo biglietto: 25€ (prevista audioguida e rimborsabile)

Prenotare in anticipo online sul sito (biglietti a fasce orarie ogni 15 minuti)

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1,5 km a piedi oppure
linea L3 da Diagonal a Fontana
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📌 Casa Vicens 
Se ancora non siete esausti e avete voglia di vedere un altro spettacolare esempio del modernismo di Gaudì, recatevi alla Casa Vicens (magari in metro, per risparmiare tempo ed energie), per vederla almeno esternamente. Si tratta della prima e meno conosciuta opera di Gaudì, aperta recentemente al pubblico. La casa, costruita tra il 1883 e il 1885, anticipatrice del Modernismo catalano, fu commissionata dall’imprenditore Manuel Vicens i Montaner, che gli chiese di realizzare per lui uno chalet estivo nella zona tra il quartiere di Gracia e quello di Sant Gervasi. Dal 2005 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità e del 2017 è aperta al pubblico.
Per chi volesse entrare anche in questa casa (io mi sono limitata all’esterno in questo caso), ecco le info.
Orario di apertura: da aprile a ottobre, tutti i giorni dalle 10 alle 20 / da novembre a marzo, il lunedì dalle 10 alle 15 e dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19
Costo biglietto: 16€


Giorno 2

Il secondo giorno abbiamo visitato uno dei simboli di Barcellona, ovvero la Sagrada Familia, una chiesa che, a religiosi e non, lascia davvero senza fiato. Abbiamo proseguito con il cuore di Barcellona: la Rambla, la via super turistica della città che ospita anche il famoso mercato della Boqueria. Infine, la zona più vicina al mare, la Barceloneta.

📌 Sagrada Familia
Ancora una volta un progetto di Antonio Gaudí è diventato uno dei simboli di Barcellona. In questo caso si tratta di una chiesa monumentale, ai cui lavori di costruzione, iniziati un anno prima, nel 1883 subentrò Gaudí che ne cambiò lo stile da neogotico a modernista spagnolo. La chiesa è rimasta incompiuta a causa della morte dell’architetto, schiacciato da un tram nel 1926. Gaudí è seppellito proprio nella cripta sotto la basilica. Nel 2019, solo il 70% della Sagrada Família era completato e solo 8 delle 18 torri. La data di consegna ufficiale attuale è il 2026 (100 anni dopo la morte di Antoni Gaudí) e al suo completamento diventerà ufficialmente l’edificio ecclesiastico più grande del mondo.
Orario di apertura: Aperto tutti i giorni, da novembre a febbraio dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 18:00, la domenica dalle 10:30 alle 18:00 / marzo e ottobre: dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 19:00, la domenica dalle 10:30 alle 19:00 / da aprile a settembre: dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 20:00, la domenica dalle 10:30 alle 20:00
Costo biglietto per visitare l’interno: 26€ (con audioguida, possibilità di vedere anche le torri con aggiunta di 10€)

Prenotare biglietti sul sito con orari ogni quarto d’ora

Per arrivare alla Sagrada Familia si possono usare le linee della metro L2 o L5 che hanno una fermata omonima che arriva precisamente sotto la chiesa.

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Linea L5 da Sagrada Familia fino a Diagonal e linea L3 fino a Liceu, se si vuole andare direttamente al mercato, oppure fino a Playa Catalunya se si vuole percorrere a piedi tutta la Rambla (500 m in più)
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📌 La Boqueria
Il mercato “La Boqueria” sulle Ramblas, è il più grande e famoso mercato alimentare di Spagna ed è spesso visitato da locali e turisti, attratti dai colori e profumi di questo mercato di strada sulle Ramblas. Il nome deriva dall’antica traduzione catalana che significherebbe “luogo di vendita della carne di capra”. Pesce fresco, salsicce catalane, prosciutti, formaggi, bevande alla frutta e colorate bancarelle di caramelle: si trova veramente di tutto!
Orario di apertura: dal lunedì al sabato dalle 08:00 alle 20:30

📌 Las Ramblas
Ecco la strada più frequentata e più turistica del centro di Barcellona, che va da Plaça de Catalunya al monumento di Colombo al porto. Forse anche troppo turistica e affollata, era un tempo il letto asciutto di un fiume, per essere oggi occupato da platani, bancarelle di fiori, musicisti di strada e statue umane. La parte centrale della Rambla è una zona pedonale e su entrambi i lati c’è una stretta strada a senso unico per il traffico motorizzato. Attenzione solo ai borseggiatori, essendo così trafficata, e alle ore notturne, in cui le Ramblas si trasformano in una strada piena di prostitute e spacciatori.

📌 Plaça Reial
Continuando a camminare per le Ramblas, si incontra la Plaça Reial, una delle piazze più frequentate di Barcellona. Le numerose terrazze, la fontana centrale (con due lampioni disegnati da Gaudí, come primo incarico per la città), la galleria di archi e le maestose palme conferiscono alla piazza pedonale un’atmosfera tipicamente spagnola.

📌 Palau Güell
Dall’altro lato delle Ramblas rispetto alla Plaça Reial, sorge il Palau Güell, altra opera di Gaudí, costruito per il ricco industriale Eusebi Güell, che ha commissionato anche il parco. È un palazzo scuro e modernista, inserito tra i Patrimoni Mondiali dell’UNESCO. A causa delle molte attrazioni da visitare e degli altri prezzi, non ho visitato l’interno del palazzo, anche se si dice che ne valga la pena, sebbene sia meno conosciuto rispetto ad altre opere.
Orario di apertura se si vuole visitare l’interno: aperto dal martedì alla domenica alle 10 alle 17:30 in inverno e fino alle 20 in estate. Costo biglietto per visitare l’interno: 12€ (comprensivo di audioguida)

📌 Mirador de Colom / Monumento a Cristoforo Colombo
Questa statua di bronzo alta più di 7 metri, situata alla fine delle Ramblas, raffigura Colombo in piedi su una semisfera mentre punta il dito verso l’America. È stata creata per l’Esposizione Universale del 1888 come tributo a Cristoforo Colombo, che presumibilmente è sbarcato qui dopo aver scoperto l’America.

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1 km a piedi oppure uno dei tanti bus (59, D20, V13)
fino a Pla de Palau – Metro Barceloneta
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📌 La Barceloneta
Il quartiere affacciato sul mare di Barcellona! Qua alla Barceloneta si può semplicemente passeggiare in riva al mare, fare un aperitivo con delle tapas, mangiare in uno dei molti ristoranti e, a seconda della stagione, farsi un tuffo in mare. Questo quartiere era un tempo abitato solo da marinai, mentre adesso è molto turistico. Il consiglio è quello di camminare sia sul lungomare, sia nelle tante stradine che portano al mare.


Giorno 3

Il terzo giorno è stato dedicato ad esplorare il coloratissimo Parc Güell e la verde collina del Montjuïc. Sebbene siano solo due tappe, hanno molto da offrire e volendo potete occupare tutta la giornata in questi due luoghi.

Si può raggiungere Parc Güell con la metropolitana, in particolare con la linea L4 scendendo a Alfons X oppure con la linea L3 (scendendo alle fermate Lesseps o Vallarca). In tutti questi casi ci saranno da fare circa 15 minuti a piedi per l’ingresso principale del parco, situato in Carrer Lallard. Se si decide di prendere l’autobus, le linee 24 e 92 fermano a Carretera del Carmel-Park Güell, proprio di fronte all’entrata principale del parco, mentre gli autobus H6 e D40 si fermano a Travessera de Dalt, dalla quale basteranno 10 minuti di camminata per raggiungere l’ingresso (in questo caso risulta più vicino quello laterale da Avinguda del Santuari de Sant Josep de la Muntaya).

PARC GÜELL
Il Parc Güell è una tra le cose più belle che vedrete a Barcellona! Si tratta di un parco cittadino di 15 ettari, famoso per i suoi mosaici e i colori vivaci, una delle principali attrazioni. Anche questo capolavoro è opera di Gaudí, a cui fu commissionata la costruzione di un lussuoso parco residenziale nel quartiere Gràcia, nella zona nord-est della città, da parte del nobile Eusebi Güell. Il Park Güell è stato costruito in 14 anni, anche se non ha avuto successo come zona residenziale, ma “solo” monumentale, specie quando è stato dichiarato dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità dal 1984.
Orario di apertura: aperto tutti i giorni dalle 9:30 alle 18:30/19 (da novembre a fine marzo) e dalle 9:30 alle 20:30 (da aprile a fine ottobre). L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura.
Tempo per la visita: circa 2 ore 
Costo biglietto: 13,50€ (mappa e guida sull’app su smartphone)

Prenotare biglietti sul sito (in anticipo di qualche giorno) con orari ogni mezz’ora

MONTJUÏC
La collina del Montjuïc è il polmone verde di Barcellona, perfetta per trascorrere un bel pomeriggio. Dato che ha ospitato l’Esposizione Universale del 1929 e le Olimpiadi Estive del 1992, si trovano qua diversi impianti sportivi. Non solo, in occasione dell’Esposizione Universale, sulla collina furono costruiti palazzi, padiglioni, parchi e giardini botanici. Gli stadi olimpici sono stati rinnovati e altri sono stati aggiunti dopo le Olimpiadi del 1992. Sebbene non sia andata a visitarlo, da alcuni punti del parco si vede il Castell de Montjuïc, costruito sulla collina nel 1640 per controllare la città. Il castello è costituito da quattro bastioni e l’ingresso principale è un ponte sul canale. Più tardi, durante la guerra civile (1936-1939), il castello servì anche come luogo di tortura, prigione militare e luogo di esecuzione degli oppositori politici del dittatore Franco.

Per raggiungere e visitare Montjuïc si può prendere la linea metropolitana L3 da Vallarca, scendendo alla fermata Plaza Espanya e da qua proseguire a piedi con l’itinerario proposto oppure scendere prima alla fermata Parallel e poi prendere la Funicolare (in viola sulla mappa), da non confondere con la Teleferica. Si tratta di un servizio alternativo alla Metro, inclusa nella Hola Barcelona Travel Card oppure utilizzabile al solito costo della corsa singola a 2,40€. Giunti alla fermata Parc de Montjuïc si può passeggiare nei giardini e fare il giro proposto al contrario andando prima nella zona olimpica e poi verso il Palau Nacional e la Fontana. Se invece non si volesse camminare nel parco, esso è servito anche dal bus 150 (sempre incluso nella Hola Barcelona Travel Card).
Se si arrivasse dal mare, oltre i trasporti elencati prima, il modo più veloce per raggiungere Montjuïc dalla Barceloneta è tramite la vecchia teleferica chiamata Aeri del Port o Teleférico del Puerto (in rosso sulla mappa), caratterizzata da cabine rosse e bianche appese in aria, che collega la Torre de San Sebastià sul mare fino al belvedere Miramar sul Montjuïc. Se soffrite di vertigini, non è il caso di prenderla. Sono inoltre spesso affollate e, non da meno, è una soluzione poco economica: 11 € solo andata e 16,50€ A/R. La comodità è che il viaggio dura solo 10 minuti.
Per raggiungere il castello, usare il Bus 150 o in alternativa la Teleferica del Montjuïc (in verde sulla mappa), che da Parc Montjuic, fa altre due fermate: Mirador e Castell, al prezzo di 14,20€ A/R

📌 Plaça d’Espanya
Questa piazza è stata costruita nel 1929 in occasione dell’Esposizione Internazionale. Si trova in un luogo di grande importanza storica: si dice infatti che la zona in passato venisse usata per le impiccagioni pubbliche, mentre oggi è un importante snodo del trasporto pubblico.
La piazza è circondata da edifici molto interessanti, come l’Arenas de Barcelona, un’ex arena per la corrida e le due vistose torri ispirate al campanile di San Marco di Venezia.

📌 Palau Nacional
Il Palau Nacional è un edificio neorinascimentale realizzato nel 1929 in occasione dell’Esposizione Universale ed ospita il Museu Nacional d’Art de Catalunya (MNAC), principalmente dedicato all’arte catalana, dal Medioevo al XX secolo, ma ospita anche opere di artisti provenienti da altri paesi. Per arrivare al Palazzo si possono salire varie scalinate o usare le scale mobili e, una volta in cima, si vedrà bene la piazza sottostante e la Fontana del Montjuïc.

📌 Torre de telecomunicaciones e Stadio Olimpico
Dopo il Palau Nacional si può proseguire con la visita agli stadi delle olimpiadi del 1992 e della torre di telecomunicazione, progettata dall’ architetto e ingegnere spagnolo Calatrava. Essa rappresenta un atleta che tiene in mano la Fiamma Olimpica.

📌 Mirador de Miramar
Passando dai vari giardini, si può fare una bella passeggiata fino a raggiungere l’altro lato del Montjuïc, passando davanti alla Fundació Joan Miró, fino ad arrivare a un bel punto panoramico: il Mirador de Miramar, che affaccia sulla sottostante Barceloneta, sul quartiere Poble Sec e sul Parallel.

📌 Fontana magica di Montjuïc
Adesso è il momento di ridiscendere verso il punto di partenza, la Fontana Magica, progettata per l’EXPO di Barcellona del 1929, con un’illuminazione colorata e 2.600 litri d’acqua che la attraversano ogni secondo. Durante il giorno la fontana ha solo scopo ornamentale. La sera, invece, viene organizzato uno spettacolo (gratis) accompagnato anche dalla musica, sempre diversa. È diventata un’attrazione molto popolare tra i turisti, specie tra i bambini.
Bisogna andare presto per prendere posto per lo spettacolo, i cui orari cambiano di stagione in stagione. Nel mio caso, nel periodo tra il 1° aprile e il 31 maggio gli spettacoli si tenevano il giovedì, venerdì e sabato dalle 21:00 alle 22:00, con inizio ogni mezz’ora (alle ore 21:00 e 21:30).

Se si vuole vedere lo spettacolo, prima di assistere ci si potrebbe fermare prima nella vicina Carrer de Blai, una strada pedonale tipica, dove con pochi euro si può cenare con taps e pinchos.


Giorno 4

L’ultimo giorno, avendo a disposizione una mezza giornata, abbiamo visitato il bellissimo Parc della Ciutadella, il punto verde più grande della città, che si trovava proprio accanto al nostro albergo e, essendo ancora in tempo, siamo andate a dare un occhio al vecchio ospedale cittadino, che costituisce un vero complesso modernista, ad oggi visitabile.

📌 Parc de la Ciutadella
Il Parco della Ciutadella è il più grosso parco di Barcellona, oggi meta molto popolare tra i turisti. Dopo una storia secolare, fu utilizzato per l’Esposizione Universale del 1888, che gli ridette nuova vita. Si trova a soli 15 minuti dal Barri Gòtic, ma è un’oasi di pace dentro la città. Ospita giardini inglesi, serre, una cascata monumentale, musei e lo zoo di Barcellona. In mezzo al parco si trova anche una statua di un mammut e un laghetto dove è possibile noleggiare barchette.

📌 Arco di Trionfo
Costruito con la funzione di porta verso l’Esposizione Universale tenutasi a Barcellona nel 1888, da allora è divenuto un monumento rappresentativo della città. Si trova alla fine di un’ampia strada che parte dal Parco della Cittadella, dove si teneva l’Esposizione.

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Per raggiungere la prossima meta usare il bus 19
oppure la metro fino alla fermata Sant Pau – Dos de Maig, sulla linea L5
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📌 Hospital de la Santa Creu i de Sant Pau
L’’Hospital de Sant Pau, il vecchio ospedale di Barcellona, è stato progettato dall’architetto Lluís Domènech i Montaner e rappresenta uno degli esempi più importanti del Modernismo Català e il più grande complesso di architettura di questo genere. Nel 1997, il vecchio ospedale di Sant Pau, insieme al Palau de la Música Catalana (anch’esso progettato da Lluís Domènech i Montaner), è stato inserito nella lista dei patrimoni mondiali dell’UNESCO. Qualche anno fa è stato sottoposto a un’enorme ristrutturazione ed è ora possibile visitarlo, nonostante non sia molto turistico.
Io mi sono limitata a vederne la facciata principale dall’esterno, tuttavia per chi volesse visitare l’intero complesso il biglietto costa 16€


Ed ecco finito anche questo viaggio, si torna in aeroporto!

🍽️ MANGIARE A BARCELLONA
In Spagna di solito non si mangia mai male e Barcellona non è da meno, con il suo jamon iberico, pan con tomate, paella, crema catalana, churros e tantissimi altri piatti tipici. Potrete assaggiare tanti di questi piatti durante una tipica tapas, che potrete fare praticamente ovunque.

Ecco alcuni dei posti che voglio segnalarvi:
🍽️El Xampanyet – El Born
Tapas bar assolutamente autentico nel cuore di Barcellona. E’ un locale tipico e con una grande storia, con tapas superlative. Inoltre, il personale è simpaticissimo e vi farà divertire e vi intratterrà. Non vi pentirete assolutamente di questa esperienza, perchè mangerete sicuramente bene e vi divertirete altrettanto. Unica nota negativa è che è piccolino e sempre strapieno di gente e rischiate di fare una lunga fila se non arrivate presto, altrimenti invece che mettervi seduti accettate il posto al bancone per entrare prima. Nell’attesa della cena e durante il pasto, per chi vuole, vi porteranno degli ottimi bicchieri di Cava, lo spumante catalano. Dovete provare assolutamente due tipi di carne, eccezionali entrambe: la Pluma Ibérica, piatto tipico di questo bar servito con piccoli peperoni verdi, e il Lagarto.
🍽️Bormuth El Born
Altro bar di tapas, nel quartiere di El Born. Ci siamo trovate bene. Servono piatti tipici e c’è molta scelta, sia di carne che di pesce. Servono la tortilla di patate accompagnata con il tipico pan con tomate, entrambi ottimi.
🍽️Enrique Tomás – in tutta la città
Si tratta di una catena, distribuita su tutta Barcellona, in cui pranzare velocemente e a buon prezzo. Ci sono panini al jamon iberico di ogni tipo, con costi che variano in base al tipo di prosciutto scelto, ma sempre contenuti
🍽️ Mercat de la Boqueria – La Rambla
Che dire, è super famoso e, oltre che essere bello da vedere, vi potrete sbizzarrire con il cibo. Se volete stare comodi sedetevi in uno dei ristoranti allestiti nelle bancherelle, altrimenti il mio consiglio è di girare il mercato e mangiare un po’ in qua e un po’ in là, assaggiando tante cose diverse, dai salumi ai formaggi, dalle empanadas alla paella, fino al pesce servito in versione street food. Tutto ciò a cui potete pensare, probabilmente nel mercato della Boqueria c’è.
🍽️ Bar Bitàcora  – Barceloneta
Luogo informale, ma non fermarsi alle apparenze. Il cibo è ottimo e lo conferma il fatto che il luogo non è frequentato solo da turisti, ma anche da gente del posto.
➞ 🍽️Carrer de Blai – Poble Sec
In questo caso in realtà non si tratta di un luogo, ma di una strada pedonale, situata nel quartiere Poble Sec, in cui potrete fermarvi dopo aver visto il quartiere del Montjuïc. I vari locali sono tutti simili tra loro e oltre a servire le tipiche tapas, tutti questi locali sono famosi per i pinchos, praticamente i cicchetti veneziani, tipici crostini farciti con formaggio, pesce, carne o frutti di mare. Ognuno costa circa 1,50-2€.
🍽️Xurreria Laietana – Barri Gòtic/ El Born/ La Ribera
Una delle più famose e storiche Churrerie di Barcellona. Dovete entrare e assaggiarli, perchè come dicono in tanti abitanti del luogo, sono i più buoni della città, accompagnati da un’ottima cioccolata calda.
🍽️Brunells – El Born
Si tratta in questo caso di una pasticceria, i cui cornetti sono stati eletti i migliori di Spagna nel 2020. Io ho provato quello alla crema, super farcito!

Per quanto riguarda la paella, non sono andata a mangiarla perché generalmente servono la porzione per 2 persone e mia mamma non mangia pesce. Però, su consiglio di chi vive a Barcellona, segnalo il ristorante Elche, dove si dice si mangi un’ottima paella tradizionale e la Taverna El Glop, dove si può mangiarla anche nella versione al nero di seppia.